5.9.03

Il giorno della marmotta

Il semaforo di Via Morosini all'incrocio con XXII Marzo è sempre rosso, quindi ho agio di guardare la gente attraversare. L'altro giorno passa una tipa, attraversa andando dalla mia destra alla mia sinistra, cellulare in resta, busta con griffe, e penso "Carina". No, "pensare" non è il verbo esatto. Un riflesso condizionato nel mio cervello registra alla velocità della luce il fatto che abbia una gonna carina una maglia carina delle decolleté carine un taglio di capelli carino fisico carino, assomma i dati e il risultato è "carina". Lo penso delle volte, pur essendo per il momento eterosessuale praticante. Sono condizionamenti, lo dirà anche Crepet da qualche parte, no?

Vabbé, insomma. Ripasso il giorno dopo. Stesso incrocio, stesso rosso. E stavolta ci faccio caso. "Milano è piena di ragazze carine". Simile taglio di capelli cellulare in resta maglietta simile ma sportiva gonna simile ma jeans decolleté simili ma con i lacci alla schiava. Sacchetto con griffe diversa. Toh. Carina anch'essa (solita somma).

Il giorno dopo. Stesso rosso, stesso incrocio, stessa direzione di attraversamento. E' bionda, ma cazzo, riconosco che quella è la sorella rosa della maglietta di ieri, che la gonna jeans si è allungata di soli due centrimetri, che il sacchetto è girato per non far leggere la griffe e che le scarpe da rosse son diventate nere. E non mi freghi, hai l'auricolare, ti vedo.

E il giorno dopo? E' sempre il giorno della marmotta. E' sempre effetto Giralamoda. La bastarda è tornata castana e si è appiccicata delle miniextension, si è fatta fare lo spacchetto laterale alla gonna del primo giorno, la maglia è di quelle che si allacciano tipo accademico da danza e volendo possono nascondere un cellulare satellitare tra le pieghe, la griffe sarà famosa a Paderno Dugnano e dintorni, MA… ha fatto un errore madornale… *ha rimesso le decolleté rosse con i lacci*.

Perché io mica ci credo più che queste qui in giro son tutte uguali. E' sempre *lei*.

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