28.6.08

Perché io campo

Quando puntomaupunto, evidentemente colpito dall'entusiasmo con cui comunicavo la prossima dipartita da Supercannes, mi ha improvvidamente chiesto "Ma che t'hanno fatto i provenzali?", mi erano affiorate alla mente tutta una serie di ragioni che stavano andando a formare uno di quei post lunghi, prolissi e parecchio confusi con cui a volte mi diletto.
Però oggi fa seriamente caldo, la piscina è off-limits causa nugoli di pargolame in libera uscita, tristezza e saudade mi hanno fatto venire la stessa espressione di Lassie quando gli hanno rescisso il contratto milionario -- e quindi il pippone rimane lì a gorgogliarmi nel cervello.

Mi è però venuta in aiuto la Lonely Planet -- ripresa in mano per disperazione alla ricerca di una destinazione da gitarella fuori porta in solitaria (sigh). A un tratto mi sono resa conto di una cosa, che non è la ragione per cui comincio a odiare ferocemente questo posto, ma di certo può essere metafa per tutti i motivi che ci spingono a darcela a gambe.

Non c'è un minchia di paese qui intorno che non si inorgoglisca del fatto che qualche vip d'antan l'ha appositamente scelto per tirarci le cuoia.

Ma sul mio cadavere almost famous non metterete le mani, bastardi.

22.6.08

I Have A Dream

Leggere prima di tirare le cuoia un trafiletto del genere nella pagina delle cronache matrimoniali di qualunque quotidiano italico.

(prete episcopale, psicanalista e gay -- peccato che sia già impegnato)

18.6.08

Honi soit qui mal y pense

Dove si parte dal calcio (mi perdonino i piccoli lettori che lo odiano) per sottintendere fosche considerazioni sul carattere nazionale. Originale, eh?

L'altra sera ero a un barbecue organizzato da amici francesi, in una villa pazzesca sulle colline con vista su Cap d'Antibes e parte della baia di Cannes -- dettagli ininfluenti per il resto del racconto, buttati lì solo perché mi piace farmi odiare telematicamente.

L'Italia aveva appena pareggiato con la Romania. La Francia scagliava con i Paesi Bassi.
(Paesi Bassi, non Olanda, maremma memetica -- è passato qualche annetto dal Medioevo: quanto scassereste il cazzo per lesa dignità nazionale se all'estero chiamassero ancora l'Italia "Lombardy"?).

Fischio finale dell'arbitro. Una mattanza di bleues et azzurris. Francia e Italia sono in merda. Gli italiani presenti lanciano la polpetta avvelenata. Mettiamoci l'anima in pace: sarà biscotto.

Sguardo perso sui volti francesi. Dessert? Il y a la panna cotta à la piemontaise!

Macché dessert. Fateve servi'. Paesi Bassi (se parlano in inglese il nome lo azzeccano) e Romania si mettono d'accordo.

Attimo di smarrimento tra i francesi, poi una luce nei loro occhi. Putain, qu'ils sont intelligents, les italiens.

Oggi probabilmente quei francesi, se hanno interiorizzato la loro lezione di italianizzazione delle dinamiche interpersonali (per carità, erano già avanti), stanno pensando che noi italiani eravamo lì per instillare e diffondere il dubbio che tanto non c'era niente da fare, che chiunque avesse vinto il match avrebbe visto le sue speranze infrante su un muro di biscotto. Così loro giocavano una partita di merda, e l'Italia avrebbe vinto.

Sapete che c'è? Potrebbero aver ragione. Perché, come un genio ha notato su uno dei millemila commenti sparsi su internet che non posso linkare perché l'ho perso e quindi vado a memoria, il biscotto non c'è stato perché Donadoni ha un amico in Olanda.

E tutti a sperticarsi in lodi sulla sportività di Van Basten, che in questo momento non si perplime su tali e tanti attestati di stima solo perché l'Italia la conosce bene. E ben sa che tutto, complotti compresi, ruota intorno a noi.

E la saga continua...

9.6.08

Primarie dem 2008, a uso di culi pesanti e cinici di ritorno

Il mio amico Massimo, che gli ci voglio tanto bene di solito ma quando c'è da mandarlo a cagare non mi tiro certo indietro, scrive una tirata nel lieve stile anglosassone che gli è congeniale a proposito dell'interesse dimostrato da tanti italiani nei confronti delle primarie democratiche americane. Per chiarire il punto, cita il post precedente di questo blog, che finisce così per beccarsi la seguente diagnosi: "freva veltroniana".

Devo rimandare la sua distruzione fisica e morale a un altro post (c'è uno tsunami in arrivo che chiede di essere schivato), ma intanto, visto che non ha potuto seguire il dipanarsi della vicenda per evidenti problemi di culite pesante e di snobismo da rigurgito di realpolitik, posto solo per i suoi occhi un condensato di 8 minuti, in cui Slate racconta un anno buono di primarie.

[e se chiede perdono in ginocchio sui ceci forse glielo sottotitolo pure]

4.6.08

Relief Is Almost As Good As Orgasm

Non che soffra troppo di problemi intestinali, ma oggi riesco quasi a percepire il piacere fisico che si prova dopo una stipsi di due settimane.

Ci si rivede a novembre.