17.9.03

Cose che ti inversano / 2

Scrivere qualcosa che è - né più né meno - una lettera di licenziamento. Vigliacca che sono.
"Caro Pedro jr, visto l'altalenante andamento del mercato nero, reputo cosa intelligente intascare il malloppo e scappare alle Cayman. Evitami, non vorrei trascinare anche il tuo nome nel fango"
"Caro Pedro jr, siccome so che sei oberato di lavoro, magnanimamente ti dispenso dalle due ore settimanali che passavi in questa casa. Non chiamarmi, odio i ringraziamenti"
"Caro Pedro jr, fra due settimane non avrò più un lavoro. Non è che te ne avanzerebbe un po' nel promettente settore delle pulizie casalinghe? No? Extracomunitario rubaimpiego alla brava gente di qua!"
"Amato Pedro jr. Non immaginerai mai cosa sto per dirti. Voglio sposarti. So che hai una fidanzata nelle Filippine, e se aspetti il ricongiungimento con la Bossi-Fini fai prima a far testamento. Però ora che ci penso bene, il pensiero che c'è una donna nel tuo passato mi distrugge. Basta, non vediamoci più. Mai più".

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