6.11.08

Abbronzature, illuminazioni e il fantasma del compagno Togliatti

So che non c'è nulla di più fastidioso che annunciare il ritorno all'oblìo per poi non tornarci, ma stasera mi è finalmente chiara la visionaria strategia del PresConsMin italico (quello "diversamente alto", per intenderci).

Egli non ha proferito una battuta da Bagaglino. Egli ha fatto una scelta di campo.
Non a caso in Russia. Non a caso a colloquio con la marionet il presidente Medvedev.

Egli non ha fatto il simpatico. Egli ha insultato con la sicumera di chi sa di avere le spalle coperte.
Il nostro nano preferito ha nasato gli equilibri geopolitici instabili, e ha spostato l'asse.
Non siamo più amici della Merica.
Ora siamo amici della Russia.

Abbiamo saltato la cortina di ferro.
Roba che manco Togliatti avrebbe mai sognato.
Cominciate a tirar fuori i colbacchi, quest'inverno andranno tantissimo.

5.11.08

Giusto per chiudere il cerchio

Non ho seguito molto la coda di campagna elettorale, tanto lo sapevo. Ho passato gli ultimi giorni incazzandomi con familiari e amici italiani che a mezza voce ripetevano le solite trite e ritrite sospensioni sulla razza e sul razzismo degli "americani".
Seriamente, detto in una delle nazioni del G8 nelle cui grandi città non si vedono persone di colore con abiti eleganti e valigette di pelle, fa veramente ridere. Italiani, bravissimi a non fare un cazzo, perché guarda: gli altri lo fanno male.

Per la cronaca, avevo pronosticato una vittoria di Obama con 333 voti: evidentemente in un rigurgito di pessimismo tricolore. Ora ritorno nell'oblio, ma ci tenevo tantissimo a ribadire:

ve lo avevo detto.

UPDATE: La telespettatrice Paola si lamenta al TG2 perché "stavolta si è davvero esagerato" con lo spazio concesso dai media alle elezioni americane. Pòra ciccia, tutto tempo rubato a Meredith e a Garlasco, che quelli sì che meritano attenzione. E subito a ruota Claudio Angelini, con una faccia a chiappe sovrapposte, che ora incensa gli Stati uniti come luogo in cui le razze si amerebbero. Ma porcocazzo, ce la facciamo una volta, una sola, a non fare affermazioni ridicole?
A Gerardo Greco che dice che Obama ha vinto solo perché c'era la crisi economica, invece, dico solo prrrr. Questo è il livello dialettico che l'affermazione merita.