2.8.03

Ofelé, fa el to mesté, ovvero: come la teoria dell’usabile panificazione ha globalizzato l’orrendo ferrarese

Visto che il mio sottoutilizzo professionale (vd. post sottostante) mi permette di avere ora molto più tempo, mi sto dando a pratiche di inutile cazzeggio in rete, per recuperare dinamiche e discussioni che spesso e volentieri mi son sfuggite nella convulsione delle famigerate deadline (nomen omen).

E’ da un paio d’anni che, parlando con studenti e studentelli che commentano miei lavori (su testi e piani editoriali non sento ragioni, almeno fino a che non sapranno scrivere in italiano; la pugna si svolge su alberi di navigazione e interfacce front/back-end), mi sento rimproverare la mancanza di “usabilità” (è Nielsen il vero globalizzatore! neanche lo linko, per spregio), con lezioni di vita e professionali che superano in supponenza uno Sgarbi della Gestalt (o come diamine la chiamano ora in quei costosissimi corsi di formazione per futuri disoccupati che si gonfieranno di sdegno nello spiegare al cumenda della fabbrichetta di formaggi che no, il puntatore a mucca non è riconosciuto dal w3c, che non è corretto mettere famiglie di font serif – ma a lui PIACE il Times! - e che loro si RIFIUTANO di derogare fino a questo punto alla loro ferrea etica nielseniana).

Bene, allora, voi che ne sapete, posto che il mio lavoro è merda non usabile, mettete dieci persone davanti allo stesso sito di vostra scelta, usabile o meno, e mi gioco parte dello stipendiuccio di agosto (l’ultimo, forse), diciamo un 100 euri, che non ce ne sarà una che interpreterà allo stesso modo l’interfaccia che si trova davanti. E se lo farà, sarà per dirvi: “oh, ma son tutti uguali sti siti”.

Per raccogliere il guanto, l’indirizzo mail ce l’avete lì nella barra di sinistra. Non sarà usabile, ma anche un browser vocale riesce a trovarvelo.

(a proposito di mucche e formaggi, quest’alpestre delizia l’ho trovata cercando materiale per il mio lavoro. Giuro che, dopo aver letto le informazioni che mi servivano, ridevo come un’imbecille, divertendomi a passare e ripassare il puntatore sul movie per sentire il campanaccio. A Nielsen verrebbe il coccolone. Io, sgamatissima lettrice di Salon, Wired, etc., quel sito ce l’ho tra i preferiti – anche il reblochon, ma quella è altra faccenda...)

Nessun commento: