Quando ho aperto questo blog non avevo la più pallida idea a) del perché lo stessi aprendo (cosa che immagino mi accomuni al 99% della gente lì fuori) b) del cosa avrei voluto scriverci (facciamo 100% e non se ne parli più). E quando il signor Blogger m'ha chiesto: "Allora, Paola R, come lo chiamiamo 'sto coso?" è stata questione di 25 secondi perché dai recessi della corteccia cerebrale uscisse fuori il titolo attuale.
Un titolo che odora di estate, che suda come i muri di una casa al mare tenuta in penombra a inutile protezione dalla canicola assassina. Titolo che traspira come un letto sfatto su cui due piccoletti si litigano sottovoce una Settimana Enigmistica tutta usata, compilata, annerita, unita, risolta, bersagliata. Una Settimana Enigmistica che fa adulto, non come le solite linotipie dell'ennesimo tentativo di imitazione. Una Settimana Enigmistica che separava l'infanzia dalla maturità, come un sottile strato di cartongesso separava i turbamenti di due piccoletti dall'ignaro russare della siesta adulta. E, tra tutti i giochi inutilizzabili, lei, la rubrica inutile delle nozioni inutili. Lei, che dopo più di vent'anni reclamava di nuovo la mia attenzione e anelava a nuova vita.
...
Mmh, no, dai, c'avrete mica creduto? A quel brogliaccio di Brancati sceneggiato da Mariano Laurenti? Cioè, è vero che il titolo m'è venuto così per caso, ma il motivo mi si è appalesato l'altro ieri, mentre sfogliavo dopo dieci anni una Settimana Enigmistica. Ste bestie scrivono L'Edìpeo Enciclopedico. E io c'ho pure l'inconscio correttore di bozze. Tiè.
3.11.03
Si fa presto a dire "cacacazzi"
Pubblicato da Paola alle ore 20:49
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