30.8.03

Ti rendi conto che è ora di abbandonare una città…

… quando dopo tre anni di intossicazione (e conseguente ripulsa) da sushi, sashimi e nippofastfooderie - con parallela perdita di amicizie, crisi sentimentali e tragedie sociali varie - scopri un ristorante giapponese dove non si spende molto e fanno dei piatti di carne e degli udon da ululato. Insomma, ho esordito nei miei rapporti con Milano all'insegna di una serie di malori da pesce crudo e da wasabe (roba che ho la nausea anche solo a guardare da lontano le innocue alghe versiliesi), e li concludo con una nippo-riappacificazione. Ai segni del destino ci credo.

(pensiero acuto di notte fonda: che poi è come se i giapponesi andassero alla "Trattoria Friulana" di Tokyo e continuassero a chiedere ogni stracazzo di volta un tramezzino tonno e carciofini e l'impepata di cozze)

Nessun commento: