Sai quando stai male, e fai piccoli miglioramenti quotidiani, percettibili solo nell'arco di alcuni giorni? Ecco, stamattina mi guardo il piedone appena sveglio e, paragonandolo a quello di una settimana fa, mi compiaccio del fatto che si riesca di nuovo a intuire la silhouette della caviglia sotto quella granitica ciambellona dalla natura tutta da verificare che ora l'avvolge. E compiaciuta mi faccio la doccia. E compiaciuta mi accingo a fare il massaggino al ciambellone, così come consigliato dalla fisioterapista. E non più compiaciuta, ma in preda a un misto di orrore e frustrazione, mi rendo conto che dopo neanche mezz'ora (e senza neanche averlo sforzato) il piede è di nuovo gonfio come due settimane fa. E, chissà come, mi viene in mente il nome di questo blog.
Edipo. Piede gonfio.
Ce l'ho pure riaperto apposta, dopo quattro anni, perché il destino si compisse.
Siiiiiiiiiì, va bene, lo so, sono una ragazza fortunata, molto fortunata, c'erano tutti i presupposti perché accadesse ben di peggio, ringraziamo tutte le divinità di tutte le religioni monoteiste e non, comprese le leggi che governano la fisica, la termodinamica e la relatività (dimentico qualcuno?)... però sai che c'è?
Mavaffanculo.
31.10.07
The Omen (Nomen)
Pubblicato da Paola alle ore 09:58
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1 commento:
Mi vuoi sposare?
GGambadilegno
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