Molto di corsa, e neppure troppo fresche.
La prima riguarda la frase più infelice dell'anno.
Se c'è una cosa che ho sempre odiato è la "reductio ad usum sondaggi", quella mania di semplificare che fa sì che chiunque possa farsi carico del complesso lavoro del giudicare con una battuta, alla faccia della complessità e della stratificata natura delle cose. Certe dichiarazioni però mi fanno pensare che unirsi ai semplificatori può essere cosa buona e giusta, soprattutto se serve a descrivere Michael Moore con un'unica parola: imbecille. Del resto a lui sono occorsi 5 secondi (vd. dal minuto 1) per qualificarsi come tale.
La seconda è un blog che mi sta facendo molto ridere: Blognigger.com. E di ridere qui si ha estremo bisogno.
La terza è la realizzazione (non so quanto consolante) che la sindrome di Tafazzi è un problema mondiale con cui si spera gli Usa non debbano scontrarsi al momento delle prossime elezioni. Nel Daily Show di qualche giorno fa, John Oliver propone un reportage sui supporter di Hillary Clinton "che si sentono traditi" dalla candidatura di Obama e che hanno deciso di votare McCain. Il video raggiunge picchi di ilarità assoluta, da non perdere.
1.9.08
Segnalazioni
Pubblicato da Paola alle ore 12:16
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