25.9.08

Cara tivù italiana

... ti scrivo perché oggi ho visto una cosa incredibile.

Tu hai presente David Letterman? No, non è che è proprio un comico... è uno che ha cominciato come Marzullo, solo che, oh, ognuno ha il Marzullo che si merita, e in effetti lui è divertente, e noi evidentemente non ci meritiamo un cazzo.
Comunque, mo' Letterman c'ha questo show importante e ci invita un po' tutti, anche i politici. E i politici sono assai contenti quando ci possono andare perché, se hanno un po' di spirito, ci fanno la figura di quelli spigliati e alla mano.

Infatti c'è McCain che con Letterman è sempre andato a nozze. Ci sarà stato almeno dieci volte, e se l'è cavata alla grande. Mo' però è successa una cosa: McCain ha deciso che il suo dovere di senatore lo richiama a Washington, perché ci sono le interrogazioni parlamentari sulla crisi economica. Fa niente che ci sono altri 99 senatori: lui è stato in Vietnam, quindi sa come farli parlare questi maledetti musi gialli. E insomma, basta con quest'inutile campagna, lui c'ha cose serie da fare, mica è come se dovesse convincere qualcuno a eleggerlo presidente degli statiuniti, e se non ci sta lui colcazzo che combinano qualcosa al senato.

Quindi McCain, invitato la sera stessa da Letterman per l'ennesima volta, chiama il conduttore: "Oh, bella David. Mi spiace, stasera proprio non gliela fo. Sto andando all'aeroporto di corsa, devo andare a tagliare i polpastrelli a Paulson (guardalo, c'ha la stessa espressione di Henry Gale!)".
Omette però il piccolo particolare che, prima di andare di corsissima all'aeroporto, si sarebbe fermato a far quattro chiacchiere con Katie Couric per l'edizione notturna di CBS News.

Letterman s'è incazzaaaaato... però, siccome non è Marzullo, non se l'è presa col truccatore tirandogli addosso il fard, ma con John McCain. Di fronte alla telecamera.




Qui il racconto nel caso, cara tivvù, tu sia English-impaired.
Eccheccazz, manco quello vuoi leggere!
Evabbè. In breve: l'ha massacrato.

Perché, cara tivù italiana, lì nella Merica, quando un candidato si lamenta che lastampacomunista non parla/parla male di lui, riceve in risposta sonore pernacchie: "C'è una crisi, se non se ne fosse accorto". Tu gli prepari i panini.

Insomma, cara tivù italiana. Io non è che ti dico che mo' Marzullo deve finirla di fare domande idiote. O che Vespa deve cominciare a fare domande non compiacenti. Non pretendo mica la Merica.
Mi basterebbe, chessò, che magari quando si piega a 90° per una seduta di ass-kissing, almeno la smettesse di far finta che gli piace.
Ecco, sarebbe un passo avanti.

Poi, insomma, fa' come vuoi. Tanto col cazzo che ti guardo più.

3 commenti:

Giorgia ha detto...

Ormai in tivvù guardo solo film o telefilm. I programmi di cosiddetto "intrattenimento", quelli di altrettanto cosiddetto "approfondimento", o di qualsiasi altro "-mento" gentilmente (?) offerti dalla tivvù italiana non riesco proprio a digerirli.
Un mese fa ero in UK, e guardavo Top Gear. Qui in Italia non mi sognerei mai di guardare un programma che parla di automobili (lo so, ci ho provato perché li guarda mio cognato), perché mi annoiano a morte.
Ma magari sono io, eh.

Paola ha detto...

Quello che mi fa rodere (aldilà della constatazione che la TV faccia schifo - niente di nuovo sotto al sole - o del banale fatto che ora è tutta in mano a un solo tizio) è che in Italia si consideri naturale che un politico decida come, dove e quando farsi vedere in TV.
Cioè, il politico in posizione forte detta la sua agenda, e il servizio "pubblico" si piega alle sue richieste. E se non le accoglie tutte, si becca strali e fulmini.

Con tutte le storture del caso, in America, se McCain non si presenta al dibattito televisivo sarà una gran brutta pubblicità per lui.
Forse da noi il concetto di democrazia è sprecato. Boh.

Giorgia ha detto...

Ah, ma perché siamo in democrazia? Cielo, non me n'ero accorta.