Questo (esimio? esilarante? esiziale?) epistolario tra una mente di scienza e un eucariota semievoluto è ricomponibile tra testo e commenti del relativo post su Galileo.net, ma la figura da misera cioccolataia rimediata da Gabriella Carlucci brilla in assoluto fulgore solo leggendo lo scambio che segue senza soluzione di continuità (vabbè, la poveretta sta ancora imparando alcuni fondamentali sui Codici italici, non è che si possa pretendere troppo). Enjoy.
Roma, 7 febbraio 2008
Spett.le :
Presidente Prodi
Ministro Mussi
Sottosegretario Modica
P.C. : Componenti Commissione
Cultura Camera dei Deputati
Componenti Commissione
Cultura Senato della Repubblica
Nel proporlo alla Presidenza del CNR Luciano Maiani è stato definito fisico di alto profilo dotato di grandi capacità manageriali. [1]
Niente di più falso.
Maiani nel 1969 ha avuto la fortuna di lavorare per un semestre ad Harvard con Sheldon Glashow (Premio Nobel per la Fisica nel 1979) con i quale pubblicò l’unico suo lavoro degno di interesse.
Lavoro che firmò ma che chiaramente non capì visto che nel 1974 lo rinnegò pubblicando un altro lavoro (nota bene: insieme a Cabibbo, Parisi e Petronzio) dove confusero particelle elementari di proprietà fisiche diverse. Successivamente Glashow addirittura si oppose a che Maiani ottenesse un posto di ruolo al CERN poiché manifestamente non aveva capito una teoria di cui era autore. Cosa, questa, estremamente ridicola.
Tutto questo creò un notevole danno di immagine alla Fisica italiana e alla tanto pubblicizzata scuola romana della Sapienza: i famosi “eredi di Fermi” che ancora non hanno prodotto nulla di scientificamente rilevante ma che sono molto abili nel procurarsi posizioni di potere: Cabibbo è stato Presidente dell’INFN e dell’ENEA, Petronzio è l’attuale Presidente dell’INFN, Parisi ha presieduto il Comitato di Alta Consulenza che ha portato Maiani alla Presidenza del CNR.
Maiani è stato Presidente dell’INFN e Direttore del CERN provocando danni devastanti ad entrambe le istituzioni. Particolarmente critica fu la sua gestione del CERN come è dimostrato da numerosi documenti (si veda, per esempio, Nature del 4 ottobre e dell’11 ottobre 2001).
Letizia Moratti, allora Ministro della Ricerca, riuscì a risolvere la crisi e impedì una bruttissima figura all’Italia. Da ricordare che Parisi e Petronzio manifestavano nelle piazze italiane contro la Moratti proprio mentre lei si impegnava a salvare la faccia (e non solo) al loro sodale Maiani.
Tutto questo non potrà essere dimenticato. Sarebbe pertanto utile per il bene di tutti e, soprattutto, del CNR che Maiani facesse un passo indietro. Invito anche i colleghi della Commissione Cultura del centrosinistra ad informarsi meglio prima di esprimere giudizi non basati sui fatti e chiaramente in malafede. Questo invito è inoltre particolarmente rivolto al Sottosegretario Luciano Modica.
On. Gabriella Carlucci
***
Boston, February 14, 2008
Sr. Romano Prodi
Prime Minister
Dear Sir:
I have been shown the contents of a slanderous letter written to you by Sra. Gabriella Carlucci, MP and dated February 7, 2008. This letter was published in Puglia-Live and has been widely disseminated. It falsely claims that I have questioned the scientific competence of Prof. Luciano Maiani, the recently elected President of the CNR, and had opposed his appointment at CERN. These utterly invidious and untrue allegations were part of a more general attempt to belittle the scientific standing of Prof. Maiani. The letter denigrates his scientific accomplishments over the years and those of his colleagues, Profs. Cabibbo, Parisi and Petronzio, whose work was claimed to have caused serious damage to the image of Italian physics worldwide. Not so!
The remarks that Sra. Carlucci attributes to me are wholly untrue and malicious. Prof. Maiani played a key role in our collaboration decades ago, for which he was duly recognized internationally by the awards of the highly regarded Dirac Medal and Sakurai Prize. Maiani’s many research publications have been cited well over 8000
times (not including the 3600 citations to our joint work). I have never written, suggested or thought anything remotely disparaging about the skill and accomplishments of this stellar Italian scientist.
The more general arguments in Sra. Carlucci’s letter are equally false, slanderous and malicious. I, and my colleagues worldwide, have the highest regard for the many outstanding contributions of Italian theorists to particle physics, among whom Profs. Cabibbo, Petronzio and Parisi (as well as Maiani) are leading luminaries and indeed may be regarded as ‘heirs to Fermi.’ No event associated with their distinguished scientific careers has ever caused the slightest damage to the image of Italian physics. In the eyes of a foreign scholar, if there is anything that can damage the image of your country’s scientific institutions, it is the vulgarity and deception of
this slanderous attempt at denigration of some of your nation’s most distinguished scientists.
Sincerely,
Sheldon L. Glashow
Nobel Laureate
Foreign Member, Accademia dei Lincei
***
Caro Prof. Glashow,
Lei ha scritto al Presidente Prodi insultandomi brutalmente senza però andare alla sostanza delle cose.
La informo che i contenuti della lettera che ha suscitato la Sua ira vengono da notizie pubblicate su quotidiani italiani, su Nature e su “Lettere al Nuovo Cimento”. Notizie mai smentite. Le scrivo solo ora per porLe una semplice domanda:
se Maiani e i suoi amici sono, come Lei dice, luminari stellari stimatissimi in tutto il mondo, perché non hanno mai vinto il premio Nobel ?[2] Eppure la Fisica della Particella italiana (e, in particolare, quella romana) è in percentuale e in valore assoluto fra le meglio finanziate al mondo.
Sperò mi risponderà senza insultarmi. E non dica bugie: potrei sorprenderLa. [3]
Cordiali saluti.
Gabriella Carlucci
P.S. Enzo Boschi per difendermi dai suoi insulti ha scritto una nota sull’argomento. Mi faccia avere i suoi commenti [4]
***
Dear Sra Carlucci,
Despite your earlier comments and whatever your sources may be, the fact is that I have never questioned Prof. Maiani’s stature as a superb and accomplished researcher. I am outraged that you have tarnished my own reputation by such a false and invidious allegation. It is true that several Italian theorists (including Maiani) are deserving of Nobel Prizes, but there are far more such candidates than Prizes. Recall that world-renowned physics luminaries such as Edward Witten, Stephen Hawking, Yoichiro Nambu, among many others, are not Nobel Laurestes.
Whether (or not) Italian physicists have won Nobel Prizes, and whether (or not) they are well funded, they have made exceptional contributions to physics, at least as many as any other European nation.
Italy should be very proud of its many scientific heroes, and not malign them.
Sincerely
Sheldon Lee Glashow
[1] La lettera sembra scritta da un dodicenne alle prese col tema di italiano, e come al solito dobbiamo registrare il fallimento delle istituzioni universitarie italiane che sfornano laureati in lettere e in lingue che non riescono neanche a scrivere. Che poi, per lo più, hanno problemi a scrivere perché non leggono: nessuno che sfogli almeno un libro al mese potrebbe mai utilizzare un soggetto per una subordinata implicita diverso da quello della frase reggente: il professor Maiani propone "lo" alla presidenza del Cnr?
[2] Bingo! Parlavo dello spazio prima del punto interrogativo, non crederete mica che mi abbassi a commentare quella che per Gabriella Carlucci è l'argomentazione finale e definitiva? (e comunque secondo me nella prima stesura aveva scritto "Oscar", o "Telegatti", a scelta)
[3] Buttare lì "Non dire bugie" in una discussione con una persona che non si è mai conosciuta, a proposito di non si sa bene quale argomento, è un artificio tipico della retorica forzitaliota: ai fini della discussione non serve a un cazzo (già mi immagino Glashow che si gratta la zucca mormorando: "Ma di che cazzo parla questa?") però sulla mente suggestionabile del lettore medio di Barletta ha la stessa potenza di 1230 recensioni positive nel mondo accademico. E per Gabriella Carlucci, diciamocelo, questa è l'unica peer review possibile.
[4] Ulteriori sviluppi di questa annichilente sceneggiata napoletana (e mi scuserà il mai troppo compianto Mario Merola per averlo paragonato all'eucariota) sono su fb e ipazia.
Update (4 marzo): Gabriellona non demorde, neppure di fronte all'ennesimo fisico sceso in campo per sbugiardarla. Ormai è come sparare sulla croce rossa.
In compenso, mi pregio di essere il primo blog a linkare l'unica voce che, con dovizia di argomenti e lucidità di eloquio, appoggia l'infaticabile lotta dell'onorevole Carlucci contro il degrado della scienza in Italia.
Update (7 marzo): ormai, no comment. Neanche in un kamikaze giapponese ho visto mai tanta pervicacia.
26.2.08
Carlucci? Dimettiti. Ora.
Pubblicato da Paola alle ore 09:36
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8 commenti:
Ommadonnasanta.
Solidarietà al Professor Glashow, in ogni caso: essere costretti a difendersi dai deliri di di Gabriella Gerry ho vinto ho vinto! Carlucci dev'essere snervante per un Premio Nobel.
Cioè, lo sarebbe pure per me che, al massimo, posso sfoggiare un Auntie of the Year Award, per dire.
Massima solidarietà a Glashow, più monito scontato, citando Shaw: I learned long ago, never to wrestle with a pig. You get dirty, and besides, the pig likes it.
Paole' il tuo blog è una luce nella mia nebbiosa quotidianità milanese.
:-)
Glashow, ça va sans dire, è diventato il mio eroe del giorno.
e un po' anche tu.
a quanto danno i bookmakers inglesi la Carlucci ministra della cultura? Conoscendo il nano, io ci metto sopra un bel mille euro.
amaryllide, chettedevodì... speriamo in Mara Carfagna.
Dell'esilarante vicenda avevo parlato anche io nel mio blog.
http://ilmondodigalatea.ilcannocchiale.it/post/1803809.html
Attendiamo sviluppi e le prossime succose puntate. Ciao
Frastornati dal contenuto della mail, si puo' perdere una piccola perla che
appare solo a una seconda (o terza) lettura.
"Fisica della ParticellA" ?!
:)
Fantastico!
Guido
Galatea: al tuo post ci sono arrivata dopo aver rappezzato questo. Avevo pensato a quel punto di fare un trackback massiccio, ma più leggevo, più mi rendevo conto della fatica improba... (e io sono signorina ASSAI pigra) :) Bellissimo, comunque!
Guido: era chiaramente un lapsus. Sicuramente, prima di doversi scomodare a sbugiardare Maiani (cosa non si fa per il bene del paese), la nostra eroina stava consultando il suo testo di riferimento di chimica "Cronache di una particella di sodio".
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