Sto scrivendo una lettera al curaro alla simpatica signorina-recruiter che si è data pena di rispondere via mail alla mia job application per un lavoro per cui sarei vilmente sprecata (ma pecunia non olet in questo momento) affermando che "ci sono persone più qualificate per questa posizione".
Ora. Chiaramente è una mail standard. E non è certo la prima mail di "Scusa, non fai per noi" che ricevo (ogni tanto mi lancio e mando il cv per lavori che so per certo di non poter ottenere: bene bene all'ego non fanno, ma è un buon modo per testare la spendibilità della mia figura). E, a dirla tutta, mi aspettavo di non essere scelta perché "troppo qualificata". Però non c'era bisogno di insultare me, la mia professionalità e soprattutto la mia intelligenza. Per poi dirmi che comunque vorrebbero tenere il mio curriculum in caso capiti un'altra occasione. Chessò, magari pulizia dei cessi, che lì posso sperare di non aver tutta 'sta concorrenza (cheppoi dovresti vedermi con l'anitravucci' in mano... faccio meraviglie!)
Quindi ora la signorina si becca un lisciabusso di quelli epocali -- me ne fotto che magari domani vogliono offrirmi un posto come capo del mondo -- in cui colgo l'occasione per ricordarle che chi fa i soldi col recruitment è perché evita di insultare il capitale umano che ha a disposizione, e invece magari cerca di ottimizzarlo e rivenderlo. Probabilmente stamperà la mail e ci farà pulire il cesso a una delle figure sottoqualificate con cui le tocca aver a che fare, ma intanto io mi sentirò assai più leggera.
25.7.08
AAA content manager mannaro stuzzicasi
Pubblicato da Paola alle ore 12:50
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1 commento:
Scusa, ma la lettera poi non la pubblichi? Dai, al massimo cambia i nomi...
You go girl.
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