27.3.08

Post inutile col solo scopo di far rosicare il maggior numero di persone possibile

Oggi è una giornata di merda in Costa azzurra. Una giornata di merda vuol dire che ha piovuto per 45 minuti, alternando nuvoloni minacciosi e aperture improvvise con sole accecante su un cielo blu-dipinto-di-blu.

E la cosa assai bella è che la giornata di merda l'ho potuta passare senza sensi di colpa rintanata a letto, causa raffreddore da cavallo per aver trascorso l'intera giornata di ieri spaparanzata in spiaggia e quella precedente in giro per Saint-Tropez a lavorare sulla mia abbronzatura (su, compatitemi, sono l'unico essere umano da queste parti a sfoggiare ancora l'incarnato grigio topo da lavoratore dipendente urbano pre-invenzione del lettino solare).

Quindi oggi starnutisco con l'understatement di un camallo, ma con un colorito da signorina chic. Se domani mi sento meglio, vado a fare una puntatina al Comptoir des Cotonniers di Cannes. Certo, pare che sarà un'altra giornata di merda. Tipo che pioverà per 20 minuti. Magari rimando a quello che, pare, sarà un weekend assolatissimo.

Eh lo so. È un compito di merda, ma qualcuno ci dovrà pur abitare in questi posti.

21.3.08

Le sirene tentatrici del giustizialismo

Non che l'idea che sia la magistratura a instillare un po' di sale in zucca alla gente mi arrida, ma la richiesta del procuratore generale di Napoli di mettere sotto inchiesta il portantino chiacchierino, nell'ambito delle indagini su quell'agghiacciante caso di aborto criminalizzato, è stata una specie di boccata d'aria fresca:

[...] chi ha sbagliato davvero nella vicenda culminata nell´intervento delle forze dell´ordine al Nuovo Policlinico, è stato il portantino Ciro De Vivo, vale a dire l´autore della telefonata al 112 nella quale si segnalava la presenza di una donna nel bagno del reparto di Ostetricia intenta a «consumare un infanticidio».
Quella telefonata, scrive il pg nella relazione trasmessa al Consiglio superiore della magistratura, era «mendace» e il portantino deve essere messo sotto inchiesta per i reati di calunnia e violazione dell´articolo 21 della legge 194, vale a dire la norma che punisce chi, essendone venuto a conoscenza per ragioni di professione, rivela l´identità di una donna che si è sottoposta a un´interruzione volontaria di gravidanza.
(da Repubblica Napoli, 21-03-2008, il testo dell'articolo è su Napolionline)
Ora, se si potesse estendere l'accusa di calunnia nei confronti del genere femminile a tutti quei benaltristi pro-life, e se al portantino chiacchierino venisse inflitta una bella condanna, con un salato multone di svariate decine di migliaia di euro, potrei considerarmi quasi (quasi) soddisfatta.

Quello che piace ai bianchi

Visto che l'americanizzazione che ho subito è relativamente recente, prettamente popular e, dal punto di vista delle autoproiezioni, assolutamente epidermica, a me Stuff White People Like ha fatto parecchio ridere.
Ce le ho praticamente tutte: pure le magliette Threadless.

16.3.08

Saziami, ma di coccole straziami

C'ho un post in canna da un po' di tempo. Ma ancora non voglio spararlo.

Che è poi il solito post che riguarda il vezzo linguistico del momento che memeticamente ti ritrovi in ogni dove, che ti si insinua tra epidermide e cuticagna e comincia a trivellarti qualche ganglio particolarmente sensibile, provocando al tuo corpo spasmi incontrollabili.
Alla ventesima occorrenza saresti anche pronto per comporre il tuo post di reprimenda, stupito di trovare tanta quiescenza al mondo di fronte a un tale abominio. Ma è in quel momento che incappi in uno, due, dieci post. Tutti contro quel vezzo. Tutti più o meno ficcanti, solitamente assai divertenti e perlopiù 'dddefinitivi. E quella tua reprimenda iniziale non sembra aver più molto senso.

A me, che ho notoriamente il culo pesantissimo, il fatto che altri si impegnino così bene per la causa fa molto piacere. Mi era già capitato con solare, la cui illuminante neo-definizione era stata data da un Labranca in forma smagliante (niente link, è roba da pleistocene); oppure con il fastidiosissimo piuttosto che; senza voler toccare l'avvilente e sistematico misuse da parte delle popolazioni nordiche dell'esclamazione 'sti cazzi!

Però è da almeno un anno che attendo invano qualcuno che si scagli contro il principe delle neolocuzioni ad minchiam: il cibo-coccola. Invano. E intanto io soffro.

E quindi, voi, Catoni del crepuscolo linguistico -- lo so che siete lì fuori: avete esattamente una settimana per castigare questo monumento vivente al tratto orale. Non abbandonatemi ora, please, che le mie chiappe pesano vieppiù: 3 etti di burro volatilizzati tra cucina, dolci e lievitati in meno di una settimana... altro che cibo-coccola, questo blog supporta il rape-food-fest.

13.3.08

McCain e l'(auspicabile) estinzione dei dinosauri

Siccome a questo blog gli ci piace fasciarsi la testa molto in anticipo, e visto che dappertutto ci si accapiglia sulla questione Clinton vs Obama, vorrei lanciare i miei consunti 2 eurocent un po' più lontano. Al primo giovedì di novembre, per intenderci.

Ordunque: chiunque vinca le primarie democratiche, per me, sarà presidente. Lo dico qui, così magari a novembre ve ne siete dimenticati tutti e se le mie acute analisi sono toppate potrò cancellare il post e fischiettare sgarzola, negando persino l'evidenza della cache di Google.

Però ne sono convinta veramente. Due le ragioni fondamentali (tre se ci mettiamo quella classica: statisticamente i presidenti Usa si fanno due mandati e poi c'è l'alternanza. Alternanza: un giorno, forse, capiremo cosa significa).

Uno. Ragione strategica. I candidati repubblicani si sono ritirati dalle primare alla velocità della luce (o quella dei topi che abbandonano la nave che affonda, decidete voi). Eppure almeno Romney e Giuliani se la stavano gustando da tempo questa chance presidenziale. Huckabee ci ha messo un tantino di più ad arrivarci, ma è un predicatore battista creazionista, non è che l'acume ce l'abbia in bundle. E non è dietrologia la mia: Romney non si fa scrupolo di dichiarare che si ripresenterà nel 2012, e persino i battisti creazionisti sanno che un candidato che perde le elezioni farebbe meglio a trovarsi un lavoro da netturbino piuttosto che ripresentarsi alla fine del mandato. E quindi non credo che l'ipotesi "Vieni avanti, cretino" sia tanto campata in aria. Perché McCain? Beh, perché almeno McCain riesce a tenere i voti conservatori, quelli che piuttosto che votare un democratico si farebbero togliere il SUV. E soprattutto perché chissenefrega se McCain perde e non può più ripresentarsi. Tanto è vecchio.

Non uomo di esperienza. Non anziano. No. Vecchio.

Ed ecco che arriviamo alla ragione numero due della mia adamantina convinzione. Quella sociologica. Io non credo che in Italia questo concetto arrivi forte e chiaro. Dopo i sessant'anni negli Usa sei un vecchio. Alla facciazza della correttezza politica. Quando C. mi dice che a cinquant'anni vuole andare in pensione, ci metto sempre quei due minuti prima di realizzare che no, davanti a me non ho un Cobas fatto di crack in vena di rivendicazioni estreme. Ho una persona che viene da una cultura in cui il valore della persona non cresce con l'andare degli anni. Se mettiamo "valore" ed "età" sugli assi di un piano cartesiano, in America disegnano una bella parabolona, mica una linea retta.
Non dico che è giusto. Non dico che è sbagliato. Mi limito a registrare il dato di fatto.

In America quando arrivi a ventun'anni non è che puoi solo bere. Sei ufficialmente un adulto. Nel senso che per quell'epoca è il caso che ti levi dalle palle di mamma e papà. E con una certa prescia. Nel mondo del lavoro corporate a trent'anni sei manager. A quaranta arrivi all'apice della tua carriera. E poi ti aggrappi fin che puoi. Perché sai che sta per arrivare chi ti fotte il posto. Qui noi ancora a farci le pippe sugli scaloni (un problema dai contorni drammatici, tutti quei poveri 59enni che avrebbero dovuto aspettare due anni e non uno prima di andare in pensione: io ancora piango la notte quando penso al pericolo che hanno scampato). Lì in pensione presto ci vanno perché è il mercato del lavoro che lo richiede.

Quindi, probabilmente, in Italia non ci rendiamo conto che per gli statunitensi vedere i nostri senatori a vita scortati in aula dalle badanti è una specie di lascito tribale che, per esoticità, è rivaleggiato solo dal pasto rituale dei cacciatori di teste del Sarawak. E non ci rendiamo conto che Veltroni è inneggiato mica perché all'estero sono tutti imbecilli, ma solo perché risultava inconcepibile per uno straniero (anglosassone, per di più) vedere Berlusconi e Prodi ancora lì a duellare da più di quindici anni. E col catetere in mano.

Il fatto che l'Italia sia un paese in mano ai vecchi dovrebbe essere noto a tutti (senza andare a scomodare le inchieste dei vari Economist, Financial Times, e così via); che le speranze di crescita per gli esemplari sani e adulti della specie siano quasi nulle, inzaccherati come sono nella pelosissima categoria dei gggiovani, ormai dovrebbe essere affiorato nell'inconscio collettivo; dubito ancora che si sia capito quanto l'etichetta gggiovani sia schifosamente strumentale, e mi domando sempre il perché non scoppi una cazzo di rivoluzione ogni volta che Vespa ci fa una trasmissione demente sopra. Ma questa è un'altra incazzatura (e un altro post).

Quello che vorrei far notare qui è che l'età sarà un fortissimo handicap per McCain. Soprattutto ai pundit de noantri che scrollano la testa di fronte a Clinton o Obama, dicendo "E' donna/nero".
Non sottovalutate l'età. Negli Usa conta, eccome. Con il personalissimo augurio che cominci a contare pure in Italia. E che presto i gggiovani siano pronti e desiderosi di cedere il posto agli anziani. Solo sull'autobus, però.

7.3.08

Io domani non ci sono

... ma l'8 marzo lo festeggio così.

Grande zauberei.

6.3.08

Nel segreto della cabina elettorale, il porcellum ti guarda

Interessante articolo sugli effetti collaterali della soglia di sbarramento al Senato.

Sai che c'è? Fàmo che non torno proprio...

4.3.08

Dagli amici mi guardi Iddio

Soprattutto quando ti ritrovi come amico Rush Limbaugh (sì, lo so che è Fox News, per una volta non vi si incancrenisce il browser, su). E Sean Hannity segue a ruota.
Vabbè che lo scopo è quello di "indebolire" il partito democratico, però pòra Hillary: più che un endorsement, un kiss of death.

(note to self: riproporre la strategia a Uòlter, riadattata per il mercato italico. Possibili accoppiate: Binetti - Betulla)