14.4.08

Ode all'ajetto

(i barbari che non masticano il romanesco idioma possono utilizzare le informazioni su questa pagina per sopperire alla grave lacuna culturale)

Nel 2001 ho provato un senso di morte e catastrofe. Sbigottimento e angoscia. Una sensazione così terrificante che oggi mi aspettavo quasi di riprovarla.

E invece sai che c'è? No, non la provo.

Non solo perché oggi sono a distanza di sicurezza, ma anche perché in questa prima notte di quasi Berlusconi-ter ci sono un paio di pensieri che mi frullano in testa. E che mi fanno ben sperare. Insomma, m'ariconzòlo co l'ajetto.

1) Bipolarismo. Finalmente ce n'è uno. E, devo dire, ha funzionato meglio a sinistra che a destra. Perché la Lega è ancora un golem tutto da domare, e sarà divertente (almeno da 1000 km) vedere come se la cava Berlusconi.

2) I "voti" cattolici de 'sta ceppa. Casini? Bye-bye. Mastella? Au revoir! Senza tutte queste appendici dannose, e con un serio bipolarismo, la Cei avrà molto da penare per ritornare a fare l'ago della bilancia. E nessuna delle due fazioni dovrà rincorrere questa fantomatica preponderante parte della popolazione che vorrebbe impalare gay e infanticide e bruciare in piazza le coppie di fatto. E, secondo me, in tutti e due gli schieramenti non vedono l'ora di togliersi dai coglioni 'sti corvacci neri.

Certo, mo' devo solo farmi convinta che per ottenere tutto ciò vale anche la pena di sucarsi altri cinque anni di Berlusconi. Ci dormo stanotte e poi vi dico.

Update (15 aprile, ore 10): non solo sono della stessa rosea opinione di ieri sera (deve avermi aiutato quell'orata arrosto alla provenzale che cantava le lodi del Signore in tutte le lingue conosciute), ma vedo che la notte ha portato (maggior) consiglio anche ad altri.

3 commenti:

Deleted ha detto...

Abbastanza d'accordo.

Io provo un astratto orrore per il bipolarismo perché le mie idee personali sono ben lontane dal centro, ma in ogni caso sarei comunque rappresentato da una minuscola minoranza di opposizione.

Nessuno dei partiti in lizza mi rappresentava minimamente, forse i piú vicini ideologicamente erano i socialisti di Boselli, che trovo comunque patetici.

Penso anche che da anni, e soprattutto in questo momento, sia fondamentale diminuire il piú possibile l'influenza dei cattolici sulla politica italiana e una flebile speranza che questo possa avvenire adesso c'è.

Paola ha detto...

Sì, anche nel mio caso non è che ci fosse qualcuno a rappresentarmi; forse se ci fosse stato un serio ibrido tra socialisti e radicali... ma serio, appunto.

Il bipolarismo mi sta piacendo ora per un unico motivo: togliersi dalle palle verdi, arcobaleni, cobas, antagonisti, fascisti, post-evoliani, nonché tutti quegli scarti centristi il cui unico senso era quello di spostare l'ago della bilancia da una parte o dall'altra (solitamente in concomitanza con un cenno di Ruini/Bagnasco).

E a tutti quelli che rimpiangono la morte della "sinistra", vorrei ricordare l'indecente balletto degli arcobaleni, che per mesi hanno azzoppato il governo Prodi sulla questione dello scalone (insieme a quelle altre anime belle dei sindacati), fottendosene ancora una volta di affrontare i *reali* problemi del lavoro solo per dare il contentino ideologico agli iscritti. Ma forse sono troppo dura con loro: non è che se ne fottono o lo fanno in malafede, è che sono proprio imbecilli e non ci arrivano.

Jessie Ricetta ha detto...

Come ti ho già detto, a saperti lì ti invidio. Uno, perché non ti devi cibare il mesto teatrino delle analisi post-voto con cui stanno impestando qualunque organo di informazione fra il disinteresse generale. Due, perché grazie a mamma Internet ti sei potuta comunque godere la faccia di Bertinotti che ammette la saccagnata fra gli stucchi dell'Hard Rock Cafe.
Quanto al resto, per citare un francescano che ti è noto, "Sì, credo proprio che ci divertiremo".
Kusjes, heel veel