1.8.07

Tu chiamale se vuoi: opinioni

In inglese c'è questo aggettivo, opinionated, che a tradurlo cosí, letterale letterale, ti dà l'idea di una connotazione qualitativamente neutra: "che ha opinioni".
Proporlo a una platea di uditori italiani poco avvezzi all'albionico idioma, ma magari versatissimi nella tricolore arte dell'oratoria da barsport, poi, potrebbe addirittura suscitare l'ilarità generale per la banalità semantica: "Eccemancherebbe... cazzo campi a fare se non hai opinioni?"

Insomma, io quando sono incocciata in questo aggettivo per la prima volta, rendendomi conto che si porta dietro una connotazione negativa, del tipo "uno che ha opinioni e non si fa scrupolo di farlo sapere al mondo", ed essendo io persona che le opinioni ama dispensarle (non a tutti, ma a pochi scelti sí, e a pacchi), insomma ci ero rimasta un po' male pensando che a un qualunque anglo-sassone io potessi apparire opinionated. Insomma, noi italiani magari ci facciamo poco caso, ma le opinioni personali sono tema assai delicato, e nel sentire comune degli altri, magari poco avvezzi al barsport, possono apparire anche assai invasive.

E cosí, pur avendo posto al fidanzato anglofono tutta la sfilza di domande di ordinanza ("Do you think I'm beautiful?" "Do you love me?" "Do I look fat in this?") mai mi ero arrischiata a porgli il cruciale quesito: Do you think I'm opinionated?

Fino a ieri sera. Quando sono incocciata nell'amico francese del fidanzato, nel campione mondiale di opinioni dispensate per minuto, nel Gervasetto cisalpino. Dopo due minuti di conversazione, non ce n'era piú per nessuno: la casa del mio fidanzato andava rifatta cosí e colí; la sua società doveva occuparsi di questo e di quello; la Francia sta messa politicamente peggio che l'Italia (qui hanno riso anche quelli del tavolo accanto, e la conversazione non si svolgeva in Italia...); il miglior modo di metter su una work station casalinga; il miglior cibo giapponese; la migliore erba (la conversazione si svolgeva in luogo depenalizzato); et caetera, in saecula saeculorum. Nessuno osava contraddirlo. Amen.

Tornati a casa, prendo finalmente coraggio.
"Wow... your friend really... ahem... likes to discuss about everything..."
"Hell, yeah... he's really opinionated."
"Oh... do you think I'm opinionated too?"
"Yeah... but in a good way."

(phew)

3 commenti:

rosalucsemburg ha detto...

azzo, come ti capisco: l'altro giorno un mio amico - esasperato - mi ha detto "e smettila di fare perepè perepè e perepè: mi sembri gad lerner" dico: ti rendi conto???

Paola ha detto...

Epperò, l'amico tuo ci va sul pesante. Fossi in te gli leverei il saluto...

salsozero ha detto...

Mi è piaciuto questo punto di vista. Tant'è, che una forza misteriosa mi ha spinto ad eseguire un rapido copia incolla per diffondere il tuo verbo anche attraverso il mio blog.
Che tuttavia non posso qui linkarti a causa del fatto di dover rivelare il mio vero ed inconfondibile username di Google, proprio per poterti lasciare un commento. E siccome utilizzo il blog per attirare l'attenzione in maniera spudorata e non priva di secondi fini di belle e/o intelligenti ragazzuole, la mia già subodorante fidanzata potrebbe, per una qualche misteriosa via del Fato, con un semplice 2 + 2 esacerbarsi in maniera spiacevole fino a livello 100. Mi rendo conto che anche così corro dei seri pericoli, ma la tentazione di cogliere un fiore così luminoso, sbocciato inaspettamente tra grigie ed infinite distese di pensieri tristi e fiacchi, mi ha, come ti ho scritto, misteriosamente sopraffatto. Un bacio.