30.12.03

And now for something completely serious

E' una canzone che mi ha sempre affascinato. E non sono ancora riuscito a capire come si faccia a mettere una carezza nel pugno. Mi sembra un esercizio zen.
Stefano "Elio" Belisari, Elio & le Storie Tese – eccone un altro che c'è cascato
Gli è che non sono una persona seria. Se lo fossi indagherei più a fondo nel lampo di coscienza che mi ha rischiarato la via ascoltando per la prima volta con attenzione le parole di Una carezza in un pugno, di Celentano.

Fossi seria, parteciperei al mondo la folgorazione nel leggerci dietro un chiaro tentativo di demolizione cattoideologica del comunismo.

E se una volta tanto mi decidessi a parlare seriamente, denuncerei il logoro simbolismo cristiano celato in quei contrasti "buio/luce", "splendente/chiuso", o la semantica da primo anno di catechismo di quel "cattivo come adesso non lo sono stato mai". Eggià, malvagità pura, tu e il tuo pugno chiuso, eh?

Il problema è che, appunto, non sono una persona seria. Sennò denuncerei anche a trent'anni di distanza questo lurido maccartismo revanscista mascherato da innocua canzonetta.

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