26.6.09

Compendio di educazione sessuale in caso mi succeda qualcosa e i miei figli ne abbiano bisogno

(chessò, viene eletto il prossimo papa-re o la Asl di Milano vi taglia i corsi di educazione sessuale perché troppo espliciti)

Lo sfregamento esercitato sulle pareti esterne (del pene) o interne (vagina e ano) dei vostri organi sessuali genera un grado di piacere in genere inversamente proporzionale all'imbarazzo che si prova a toccare l'argomento. Questo è un po' il sunto della faccenda, ma visti i tempi è meglio che ci aggiunga qualche altra considerazione.

Le combinazioni possibili tra gli organi di cui sopra (più qualunque altro orifizio vi venga in mente) sono tutte praticabili, basta che vi mettiate la maglietta della salute (ops, no, scusate, m'è partito l'altro programma didattico) basta che lo vogliate tutti e due e che usiate dei preservativi (al mercato nero dovrebbero ancora venderli) fino a che non siate matematicamente certi di non avere malattie sessuali trasmissibili. Chiaramente la certezza di cui sopra decade a ogni cambio partner. Se ci fosse anche il minimo sospetto che non l'avete usato, giuro che verrete rincorsi nel cortile della scuola col mattarello (da me, o da persona da me designata) di fronte a tutti i vostri amici, con la garanzia di rimediarvi la peggiore figura di merda della vostra vita. Siete avvertiti.

Se usate la combinazione pene-vagina e non rispettate il diktat materno del preservativo, prima vi corco due volte, e poi vi lascio per un pomeriggio in compagnia di un gruppo di azione pro-life. Mica perché sia d'accordo con loro, ma per farvi avere un'idea del significato di "atroce". Che a volte è l'aggettivo più adatto a descrivere la scelta del portare a termine o meno una gravidanza. Perché al fatto che siate voi a scegliere mamma ci tiene, eccome.

Ma tornando a questo misterioso sesso, che pare ci vogliano molte parafrasi per raccontarlo anche se a me sembra molto semplice, tanto che ho quasi finito, ci sono poi tutta una serie di azioni-corollario, che vanno dal piacevole al fantastico, ma variano di persona a persona, quindi fatemi il favore e cominciate a toccarvi in giovane età, che prima le scoprite da soli e meglio è.

E al primo cretino che dice "Che schifo!"/"Andrai all'inferno!"/"Sei un pervertito"/"Ti verranno i peli sulle mani", sputategli in un occhio e ditegli che è da parte mia.

Vi voglio bene.
Mamma

9.6.09

Il dettaglio mancante


Scopri cosa manca a questa bicicletta. Chi indovina vince un giro in piedi dietro mentre io pedalo. Se sopravvivo al rodaggio, chiaro.

3.6.09

Paesi Bassi, lotta senza quartiere all'ultimo voto per le elezioni europee

Stamattina, dopo aver visto in queste settimane n. 4 cartelloni pubblicitari e n. 0 volantini (ma dopo aver ricevuto a casa un sobrio pieghevole A3 in bianco e nero con i nomi dei partiti - tutti - e dei candidati - tutti[1] - alle elezioni), un distinto signore cinquantenne, strategicamente piazzato di fronte all'ingresso della stazione ferroviaria di Haarlem, accenna pudicissimamente il gesto di avvicinarmi un volantino del GroenLinks (i Verdi di sinistra). Gli sorrido[2] e il signore, altrettanto pudicamente, ritira il volantino.
I soliti radicali aggressivi.

[1] Il partito più stronzo si chiama (magguardaunpo') Partij voor de Vrijheid: Partito per la Libertà. All'ultimo posto tra i candidati, il leader Geert Wilders, una specie di Borghezio con la capigliatura di Little Tony, solo ossigenata. E quel colorito arancione che solo le lampade UVA batave riescono a conferire alla carnagione. Peccato non aver incontrato il loro banchetto.

[2] Un sorriso "grazie, ma anche no" che in Italia mi avrebbe causato d'ufficio la sottoscrizione di un appello contro la droga o l'acquisto di accessori di ricambio del Folletto per le prossime quattro generazioni.